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Recupero e Valorizzazione dei Prodotti di Scarto nell’Industria Agroalimentare

Il Progetto Hi-Life, parte del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013, rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle PMI (piccole e medie imprese) operanti nei settori dermofarmaceutico, cosmetico e nutraceutico delle regioni di convergenza Sicilia e Campania. Questo progetto mira ad aumentare il contenuto scientifico e tecnologico dei prodotti e dei processi, favorire l’innovazione del modello di business, valorizzare il capitale umano, diversificare la specializzazione produttiva, internazionalizzare e ottimizzare l’uso delle risorse minimizzando i rifiuti prodotti.

Obiettivi del Progetto

Il progetto Hi-Life si propone di realizzare un sistema di controllo di qualità dei prodotti agroalimentari, identificare strumenti adeguati per classificarli e valorizzare i prodotti nel settore degli alimenti funzionali. Tra i principali obiettivi, vi è il recupero e il riutilizzo dei principi attivi dai materiali di scarto della lavorazione attraverso modelli e procedimenti tecnologici, ottenendo prodotti salutistici, sia alimenti funzionali che nutraceutici. Inoltre, si punta alla produzione di alimenti “speciali” e allo sviluppo di una piattaforma-modello di innovazione tecnologica tarata sulle PMI delle regioni di convergenza, facilmente replicabile.

Articolazione del Progetto

Il progetto Hi-Life si articola su tre filiere agroalimentari delle regioni di convergenza: Milk (latte), Olive Oil (olio di oliva) e Citrus (agrumi). Ciascuna filiera ha specifici obiettivi e attività descritti dettagliatamente.

Filiera dell’Olio di Oliva

Uno degli obiettivi principali della filiera dell’olio di oliva è il recupero e il riutilizzo delle sostanze biologicamente attive dagli scarti di lavorazione. In particolare, l’attività di ricerca si è concentrata sull’analisi e sulla valutazione biologica dei campioni di acque di vegetazione derivanti dalla trasformazione industriale dell’olio di oliva. I test in vitro hanno evidenziato un maggiore contenuto polifenolico e un miglior potere antiossidante e radical scavenger nei campioni analizzati.

Questo aspetto è attribuito a un maggiore tempo di gramolazione delle olive, che ha consentito una migliore estrazione della componente bioattiva. Gli estratti polifenolici delle acque di vegetazione hanno mostrato una buona attività anti-infiammatoria e antiossidante, contribuendo a ridurre i mediatori pro-infiammatori e i parametri di stress ossidativo e nitrosativo.

Il recupero e la valorizzazione di tali sottoprodotti rappresentano un importante aspetto per l’industria olearia, non solo per motivi economici, ma anche perché l’utilizzo dei suoi reflui potrebbe contribuire a ridurre l’impatto ambientale e aumentare la competitività delle aziende attive nel settore.

Per il recupero dei bioattivi dagli scarti industriali della filiera olearia, è stato progettato e realizzato un impianto di pilota basato sull’utilizzo dei fluidi supercritici, in particolare l’anidride carbonica supercritica, selezionata come fase estraente per il recupero e il frazionamento di molecole di natura polifenolica.

Sviluppo di Prodotti Cosmetici

Nell’ambito del progetto, è stata condotta un’attività di sviluppo formulativo di due emulsioni cosmetiche destinate all’applicazione sulla cute del viso e delle mani, con efficacia idratante, elasticizzante e nutriente. Le formulazioni sono state sviluppate con un’elevata percentuale di materie prime di origine vegetale per soddisfare la predilezione dei consumatori verso formulazioni “naturali”.

Le creme idratanti per il viso e per le mani, formulate con olio d’oliva e la sua frazione insaponificabile, hanno superato i test di stabilità chimico-fisica a lungo termine e di efficacia cosmetica funzionale in vivo. Entrambe le formulazioni hanno dimostrato di aumentare significativamente l’idratazione e l’elasticità della pelle dopo un periodo di applicazione.

Conclusioni

Il progetto Hi-Life ha dimostrato che le acque di vegetazione dell’olio di oliva e altri scarti agroalimentari non devono essere considerati semplici rifiuti, ma risorse preziose contenenti molecole con potenziali attività antiossidanti e antinfiammatorie. Il recupero e la valorizzazione di questi sottoprodotti rappresentano un importante passo avanti per l’industria agroalimentare, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e migliorando la competitività delle aziende attraverso la diversificazione dei prodotti.

Per maggiori dettagli, è possibile scaricare il file PDF completo del progetto: